Emmy 2020: The Mandalorian ottiene 15 nomination!
The Mandalorian, la serie tv di Star Wars ambientata dopo episodio 6, ha riscontrato un grande successo tra i fan. La serie approdata su Disney+, ha ottenuto ben 15 nomination per gli Emmy 2020! Andiamo a vedere quali in particolare e quelle che potrebbe vincere più facilmente.
Le categorie più importanti in cui lo show Lucasfilm è stato candidato sono: musica, costumi, make-up, effetti speciali, miglior Guest Star in una serie drammatica per Giancarlo Esposito, e forse la candidatura più discussa quella come miglior serie drammatica.
La categoria che The Mandalorian potrebbe vincere più facilmente è senza dubbio la miglior composizione musicale, il tema di Ludwig Goransson è fantastico e azzeccato per accompagnare le avventure di Mando.
Lo show potrebbe portarsi a casa anche migliori costumi e migliori effetti speciali, più che altro perché non ci sono altri candidati favoriti.
Per quanto riguarda miglior Guest Star, Giancarlo Esposito non ha molte possibilità di vincere, dato che ha poche battute e un corto screentime, inoltre dovrà fare i conti con Andrew Scott di Black Mirror.
Ma veniamo ora alla candidatura più importante ovvero quella di miglior serie drammatica. Sono state candidate nove serie ma io ne ho viste solo quattro; ecco quali e perché potrebbero vincere o no:
BETTER CALL SAUL (AMC): serie spinoff dell'acclamatissima Breaking Bad, Better Call Saul è stata molto apprezzata dal pubblico, me compreso. La serie merita veramente tanto ed il suo pregio maggiore è che non ci sono buchi di trama e tutto torna con Breaking Bad, essendo collegata. Ha molta probabilità di vincere ma dovrà vedersela con The Crown e un altra serie Netflix, Ozark (che non ho visto ma ha ottime recensioni). Tuttavia, nonostante la candidatura come miglior serie drammatica, mi aspettavo che Better Call Saul ottenesse più nomination, soprattutto quella di miglior attore per Bob Odenkirk.
THE CROWN (Netflix): The Crown, serie che racconta la storia della Regina Elisabetta, è un altra grande favorita alla vittoria finale. La serie è quasi perfetta apparte qualche sbavatura qua e là, è stata molto apprezzata e tra quelle candidate come miglior serie drammatica (almeno, quelle che ho visto) rimango dell'idea che sia la serie con forse maggiore probabilità di vittoria. Anche Olivia Colman, candidata come miglior attrice protagonista in una serie drammatica, potrebbe portarsi a casa la vittoria, ma in questa categoria spero vinca Zendaya (MJ in Spider-Man homecoming e far from home), per la sua fantastica interpretazione nella serie adolescenziale Euphoria (che consiglio a tutti).
THE MANDALORIAN (Disney+): ecco il turno della serie che racconta le vicende di Mando e Baby Yoda (The Child). Ho apprezzato tantissimo la serie tv di Disney+ e consiglio a tutti di vederla, soprattutto ai fan di Star Wars. Il lato tecnico è eccelso, infatti credo che abbia contribuito molto alla candidatura come miglior serie drammatica. The Mandalorian però è forse la serie meno favorita alla vittoria del premio più importante, perché nonostante mi sia piaciuta, la concorrenza è veramente troppo alta e sottolineo di nuovo che la nomination è arrivata soprattutto per il lato tecnico, e non per la trama o per la sceneggiatura.
STRANGER THINGS (Netflix): che dire, vederla candidata è stata per me una felicità immensa, ma anche una grossa sorpresa. A malincuore anche come The Mandalorian, la serie Netflix non ha molte chance di vittoria finale, ma è già tanto che è stata condidata, infatti non è proprio una serie drammatica. Ciò non toglie che sia una serie stupenda, infatti, Stranger Things merita veramente la visione, ed è a mio avviso la miglior serie originale Netflix. Purtroppo però la sua unica nomination l'ha ottenuta come miglior serie drammatica, nelle altre categorie non è stata candidata, quindi credo che tornerà a casa a mani vuote.
Per quanto riguarda gli altri premi, mi esprimo solo per miglior miniserie (ne ho viste 2 su 5), dove credo che Watchmen (HBO), serie che ha ottenuto ben 26 nomination, vincerà a mani basse, data anche la bassa concorrenza.


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