LA RAGAZZA DEL TRENO recensione

Titolo: la ragazza del treno
Regia: Tate Taylor
Anno: 2016
Genere: thriller
Cast: Emily Blunt, Rebecca Ferguson, Justine Teraux, Haley Bennet, Luke Evans

La ragazza del treno è un thriller uscito nel 2016, diretto da Tate Taylor (regista di The Help), basato sull'omonimo romanzo di Paula Hawkins, che ho divorato in questi giorni. Parto dalla premessa che per me è molto importante che un film tratto da un libro ne rimanga fedele il più possibile. Questo è uno dei motivi per cui La ragazza del treno (a mio parere) non è un brutto film, rispecchia il romanzo apparte per qualche piccola differenza. In particolare il cambiamento di ambientazione rispetto al libro; l'opera di Paula Hawkins è ambientata in Inghilterra, mentre la pellicola in America, ciò toglie tutto il valore della location, chi è stato in Inghilterra ci si ritroverà molto leggendo le descrizione delle strade, delle piazze e dei sottopassaggi londinesi. 
Per quanto riguarda la trama, niente da dire, perfetta, ti tiene con il fiato sospeso dall'inizio alla fine come ogni buon thriller dovrebbe fare. Tutto gira attorno alla scomparsa di Megan Hipwell, ma la vera protagonista è Rachel, ragazza sprofondata nell'alcolismo e depressa a causa del dolore post-divorzio. Lei prende il treno tutte le mattine per arrivare a Londra; durante il tragitto osserva le abitazioni e le vite degli altri, in particolare quella di Megan, ciò la porterà a vedere cose che non dovrebbe vedere e ad aiutare il marito della ragazza scomparsa, Scott, nelle indagini. 
Gli attori non brillano, alcuni hanno una recitazione abbastanza meccanica, dovuta anche al poco screentime che viene riservato ai propri personaggi, infatti uno dei difetti del film è non curare benissimo la costruzione di individui importanti come Scott o Tom, ex marito di Rachel. L'unico membro del cast che si cala benissimo nella propria parte è la protagonista Emily Blunt, che interpreta molto bene Rachel sopratutto nelle scene di crisi causata dall'alcolismo. L'unica 'pecca' di Emily Blunt è di essere decisamente troppo bella per come la protagonista viene descritta nel libro; cicciona, goffa e con una faccia pallida e scolorita. 
Come già detto il film rispecchia bene il libro, ma la regista Tate Taylor ha voluto dare più spazio a scene drammatiche piuttosto di ingranare meglio la trama. I ricordi sbiaditi di Rachel e le scene in cui è ubriaca hanno un minutaggio decisamente troppo lungo. 

Per chi ama i thriller, consiglio vivamente la ragazza del treno, soprattutto il libro che  è un capolavoro di suspense e merita molto, nonostante le 300 pagine si può finire in pochi giorni. Il film è un buon adattamento ed intrattiene, probabilmente se lo si vede senza leggere il romanzo lo si apprezzerà di più, proprio perché non si sa come andrà a finire e aumenta il fattore wow. 

Voto: 8



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