UNCHARTED RECENSIONE

UNCHARTED (2022)

Tra i film più attesi del 2022 c’è sicuramente “Uncharted”, che, complici il videogioco da cui è tratto e Tom Holland, l’attore del momento che interpreta il protagonista; ha suscitato molto interesse a tutti. Non a caso nella sua prima settimana in sala ha incassato quasi 3 milioni.

Ma non saranno gli incassi a salvare il film dalla critica, perché siamo davanti a un’opera forse non totalmente sgradevole ma con poca, pochissima personalità sotto praticamente ogni punto di vista. In linea con le scelte di cast, questo “Uncharted” cinematografico non si appoggia ai vari videogiochi, ma preferisce usarli come spunto per fare di testa propria e riscrivere le avventure del giovane Drake, dalle prime esplorazioni in compagnia del fratello Sam (Rudy Pankow), fino all’incontro con Sully e Chloe. Sono proprio i personaggi, soprattutto questi due ultimi citati ad essere uno dei peggiori difetti di questo film: oltre ad essere davvero piatti e senza caratteristiche interessanti, sono fastidiosi e scritti in modo superficiale; proprio i due che accompagnano il protagonista vogliono essere intesi come dei personaggi meschini alla “non ti fidare di me che ti tradirò prima o poi”, peccato che non sembrano mai davvero pericolosi nell’intento di tradire il protagonista, nemmeno quando lo fanno per davvero! Quello che alla fine è il villain principale è un personaggio scritto talmente male che non si capisce nemmeno perché sia lì e che cosa vuole, non ha personalità e di lui ne sappiamo praticamente pochissimo. L’unico personaggio decente è il protagonista Nathan Drake, salvato in calcio d’angolo dall’ottima interpretazione di Tom Holland, che offre carisma e una buona presenza scenica, perché anche in questo caso, se fosse solo per la scrittura sarebbe da mettersi le mani nei capelli, per fortuna c’è il giovane volto del Peter Parker dell’MCU a risolvere il tutto. 

Anche volendolo approcciare senza badare ai videogiochi, cioè come un generico film d’avventura, “Uncharted” ha davvero poco da offrire: il pretesto per far partire il protagonista per il viaggio è debole e nonostante venga “smontato” circa a metà film, Nathan continua la sua avventura senza spiegazione. Il viaggio in sé nella prima parte è un qualcosa di visto e rivisto in numerosi film d’avventura e, nonostante l’azione, risulta anche noioso e pesante. Si differenzia invece la seconda parte, che è forse l’unico vero pregio di questo film; è scorrevole e piena di scene action davvero di alto livello, l’ambientazione è spettacolare e con lo schermo enorme della sala si crea una bellissima atmosfera d’avventura, che non si respirava per niente nella prima parte. Però è praticamente un’ora di scene d’azione con zero trama e niente di più; questo purtroppo non serve a salvare la pellicola. La regia e la sceneggiatura sono molto confuse e di basso livello, ma sicuramente un passo avanti per Ruben Fleischer rispetto a "Venom”; per quanto riguarda il lato tecnico, la fotografia non è male e si esalta nella seconda parte, in cui vengono  sfruttati gli ampi spazi con mare e isole offerti dall’ambientazione; gli effetti speciali sono eccellenti come spesso succede in film di questo tipo con un budget molto alto, molti spettatori hanno affermato di trovarli un po’ “plasticosi”, ma in sala questo non si nota e gli effetti risultano di altissima qualità.

Dunque “Uncharted” è un film abbastanza deludente, che però può comunque piacere a chi ama guardare qualcosa di non impegnativo che intrattenga; perché la pellicola intrattiene eccome, e le scene d’azione sono molto valide. Tuttavia, da un film così atteso con anche un cast comprendente Tom Holland e Mark Wahlberg, ci si aspettava qualcosa di più parlando di trama e scrittura dei personaggi. Il finale lascia intendere che ci sarà un sequel, e probabilmente un nuovo franchise, perchè se si da uno sguardo ai videogiochi il materiale a disposizione per creare nuove storie è tanto ed è anche valido, quindi speriamo in un sequel migliore, perchè questo primo capitolo è alquanto mediocre.

Voto: 5,5