THE BATMAN RECENSIONE

THE BATMAN (2022)

                         


Negli ultimi anni i film della DC non hanno mai creato molto hype al pubblico e ai fan dei cinecomic, da un lato perché la maggior parte di loro sono risultati disastrosi e non apprezzati, dall’altra perché i rivali della Marvel hanno sfornato un’enorme quantità di cinefumetti, tra cui alcuni film evento che hanno riempito le sale (basta pensare a “Avengers: Endgame” e “Spider-Man: No Way Home”). Non è il caso di “The Batman”, che certo, non sarà stato così atteso quanto No Way Home, ma aveva generato un grande hype e le aspettative erano alte.

Ma “The Batman” supera ben oltre non solo le aspettative, ma anche ogni prodotto degli ultimi anni che i Marvel Studios hanno rilasciato, escluso Endgame. Ci troviamo di fronte ad uno dei migliori cinecomic mai fatti, un prodotto che ha davvero pochi difetti e che a primo impatto sembra perfetto. 

I pregi sono davvero tanti, ma tra tutti spicca il fatto che questo film è più un thriller che un cinecomic, un esperimento mai provato nel cinema supereroistico, e che funziona perchè rispecchia completamente il personaggio di Batman nei fumetti, che è più un detective che un supereroe. Nei precedenti film del Cavaliere Oscuro non era mai stato trattato questo aspetto, mentre qui Reeves ha mostrato tutte le doti investigative di Batman, che è alle prese con la risoluzione degli indovinelli dell’Enigmista. Il film infatti è un'indagine continua, una caccia all’uomo senza pausa che tiene lo spettatore incollato allo schermo, con un tono dark, cupo, che trasmette ansia costante per tutte le tre ore. La narrazione e la suspance predominano su tutto, perfino sull’action, che è ovviamente presente come in ogni film supereroistico, ma qui viene messa in disparte per dare spazio a tutto il resto, una scelta azzeccatissima per quanto sia rischiosa. Le scene d’azione sono poche, circa due o tre, ma sono stupende e girate in modo superlativo; infatti, il lato tecnico di questo film è perfetto; la regia non sbaglia un colpo, con delle inquadrature che lasciano a bocca aperta. La fotografia invece è ancora meglio e riesce a rappresentare perfettamente l’atmosfera cupa e corrotta di Gotham City, con colori freddi e cupi accompagnati da un rosso giallastro che predomina anche nei poster promozionali del film. Parlando proprio di Gotham, il regista la valorizza e la rappresenta al meglio e lo spettatore la percepisce come una città pericolosa, in cui non vorrebbe vivere. Questo aspetto viene messo in chiaro sin dall’inizio del film, in cui vengono presentati Batman e Gotham stessa, con un’intro bellissima e diversa da tutti gli altri film, che rispecchia subito i toni di tutta la pellicola. 

Un altro pregio del film sono i personaggi principali, dal primo all’ultimo sono scritti benissimo e ogni membro del cast è azzeccatissimo per il volto del proprio. Partendo ovviamente dal Batman di Robert Pattinson, un Cavaliere Oscuro alle prime armi, che è all’opera da circa due anni e in questa fase non ha ancora il pieno controllo della sua personalità, perciò il confine tra Batman e Bruce Wayne non è ancora chiaro; è un eroe un po’ fuori controllo che non ha ancora capito bene cosa vuol dire essere Batman e trascorrere la notte sveglio. Gli abitanti di Gotham ne hanno timore e lo percepiscono come una figura losca e strana, tanto che nemmeno la polizia si fida di lui, nonostante combatta i criminali della città. Egli ha superato così i traumi d’infanzia e affronta ogni nemico come se fosse l’assassino dei suoi genitori; per questo ha una visione binaria del mondo, per lui ci sono solo i buoni e i cattivi. A mettere in discussione questa visione è il personaggio di Catwoman, interpretata da Zoe Kravitz, che ci calza a pennello e si cala perfettamente nella parte. È proprio quando Selina entra in scena che Bruce cerca di definirla ma non ci riesce, perché pur considerandola una criminale è allo stesso tempo attratto da lei e non sa come comportarsi. Per questo la Donna Gatto rappresenta un pericolo per Batman, perchè lo fa sentire di nuovo vulnerabile e rischia di fargli mettere in discussione tutte le sue idee. L’Enigmista, il villain principale del film, è una versione inquietante e spietata del personaggio; Paul Dano fa un lavoro eccellente nell’interpretazione, la sua parte è forse la più difficile ma lui riesce a dosare la pazzia e le idee ambiziose dell’Enigmista. Per questo personaggio il regista si è ispirato al killer dello Zodiaco, assassino che ha terrorizzato la California alla fine degli anni 60, e che mandava delle lettere alla stampa contenenti crittogrammi e messaggi cifrati, simili agli enigmi in codice del villain del film. L’attore Paul Dano per la sua parte si è preparato leggendo dei manuali di psicologia dei serial killer, mentre il regista ha preso spunto dal film di David Fincher “Zodiac”. Tra gli altri personaggi, il Jim Gordon di Jeffrey Wright funziona alla grande come spalla di Batman  durante le indagini e come in altri film è l’unico tra i poliziotti che si fida di lui. è il secondo personaggio con maggiore screentime e Jeffrey Wright offre un’ottima performance. Il Pinguino di Colin Farrell, su cui ci sarà anche una serie spin-off, è un personaggio ben adattato come la sua versione cartacea e lo vediamo finalmente come un gangster vero e proprio. Forse un po’ deludente Alfred, che non è caratterizzato allo stesso livello degli altri, il suo rapporto con Bruce è complicato e non è ancora una figura saggia e paterna come in altri film del Cavaliere Oscuro; nulla da togliere però all’interpretazione di Andy Serkis.

Dunque i pregi sono davvero tanti, perchè “The Batman” è un film quasi perfetto e si fatica a trovargli qualcosa che non va. Forse l’unico elemento che potrebbe far storcere il naso è la durata, perchè tre ore sono davvero tante e nonostante il film coinvolga dal primo all’ultimo minuto; una volta che è finito si percepisce che è passato tanto tempo. Non è un film leggero, ma non è proprio un difetto, visto che l’intento è proprio essere così, un film cupo, ansioso che a tratti si può definire quasi un thriller psicologico. In nessun altro cinecomic si percepisce un certo realismo, infatti, Batman mai come in questo caso sembra una persona qualunque e senza nessun potere; il fatto che sia alle prime armi aiuta, visto che, a parte alcune eccezioni, non dispone nemmeno di chissà quali gadget ultra tecnologici come è suo solito. Tutti questi elementi lo rendono uno dei migliori film di Batman, inferiore forse solo a “Il Cavaliere Oscuro”, il secondo della trilogia di Nolan, anche se ci va molto vicino, e col tempo potrebbe anche superarlo. La Warner e la DC possono rilanciarsi grazie a questa pellicola, perchè oltre a ricevere ottime recensioni dalla critica e a diventare il secondo film con maggiore incasso dopo la pandemia, porta una grande curiosità generale per il futuro di questo franchise. Perchè questo Batman essendo staccato dal DCEU ha grandi potenzialità di aprire una nuova saga che può rilanciare i rivali della Marvel; sono già in produzione due serie spin-off, una dedicata al Pinguino di Colin Farrell e un’altra sul dipartimento di polizia di Gotham City. Ma oltre a queste serie il pubblico già aspetta i prossimi capitoli dedicati al Batman di Pattinson, ciò fa capire quanto il film abbia convinto gli spettatori. Perchè “The Batman”, è attualmente il miglior film del 2022 e uno dei migliori cinecomic che siano mai stati fatti.

Voto: 9,5





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