STRANGER THINGS 4 RECENSIONE (no spoiler)

STRANGER THINGS S4 (2022)





La quarta stagione della serie Netflix “Stranger Things” è finalmente giunta al termine; infatti il primo Luglio è uscito il secondo volume della stagione, che si era interrotta lo scorso 27 Maggio con il settimo episodio, facendoci aspettare più di un mese per vedere i due episodi finali e conoscere la sorte dei personaggi e della cittadina di Hawkins.

Partiamo col dire che il modo in cui hanno diviso gli episodi non ha avuto molto senso, perché la divisione non è equa; infatti il primo volume comprende sette episodi, mentre il secondo soltanto due (seppur con una durata notevole). Molto probabilmente hanno scelto di far uscire dopo gli ultimi due episodi perché hanno fortemente puntato sui colpi di scena del settimo (ovvero l’ultimo episodio del primo volume) in modo da suscitare curiosità negli spettatori e dare loro il tempo di aspettare con ansia il gran finale, così da evitare gli spoiler e aumentare la curiosità di tutti. C’è da dire che Netflix e i Duffer Brothers ci sono riusciti eccome, visto che non si vedeva così tanto hype per un prodotto da tantissimo tempo; non si possono nemmeno prendere in considerazioni le serie TV, perchè l’ultimo grande evento di questo tipo è stato “Avengers: Endgame”. Bisogna risalire ai mesi prima della data di uscita di quel film per ritrovare tutta la tensione e la curiosità creatasi per il finale di “Stranger Things” che ha dominato il web nell’ultimo mese: teorie, spiegazioni, analisi dei trailer e perfino i totomorte; tutte cose che con questa abbondanza non si vedevano da un bel po’; proprio prima dell’uscita dell’ultimo film sugli Avengers. Tutto ciò è forse dovuto ai vari cliffhanger ai quali ormai la serie ci ha abituati, ma anche e soprattutto all’ottima scrittura dei Duffer Brothers, che hanno creato anche stavolta una storia interessante e per nulla banale, accompagnati da un lato tecnico eccellente, specialmente la fotografia che è sempre stata ottima in ogni stagione, ma anche tutte le altre categorie tecniche che sono state dietro alle riprese hanno toccato un altissimo livello di qualità. Infatti, guardando la serie e tutto ciò che le ruota intorno (poster, produzione, marketing ecc...) si può notare una attentissima cura nei minimi dettagli. Per quanto riguarda gli effetti speciali, questa volta si sono superati e si capisce che Netflix ha investito più di gran parte del budget a disposizione sulle riprese di questa quarta stagione, confermando una volta per tutte che “Stranger Things” non è uno dei prodotti di punta della piattaforma, ma IL prodotto di punta. Tutto l’investimento che c’è stato sta venendo pienamente ripagato, visto che questa serie sta battendo un record dietro l’altro, collezionando miliardi di streaming in tutto il mondo.

Soffermandosi sulla trama; i Duffer decidono di optare per una narrazione parallela, dividendo i personaggi in diversi luoghi, a differenza delle altre stagioni in cui eravamo  abituati a vederli tutti insieme ad Hawkins. In questa stagione abbiamo quindi quattro storyline diverse: il gruppo di personaggi ad Hawkins a combattere il sottosopra; Joyce, Murray e Hopper in Siberia alle prese con i russi; Undici in un laboratorio in Nevada e Mike, Will e Jonathan alla ricerca proprio della ragazza. Questa scelta di dividere i personaggi è stata efficace da una parte; perché ha permesso di sviluppare meglio la caratterizzazione e l’evoluzione della maggior parte di loro, visto che essendo in scene diverse hanno trovato più spazio di quanto ne avrebbero avuto condividendole insieme a tutti gli altri, e non solo a un gruppetto. Dall’altra parte però, la divisione dei protagonisti ha portato ad una notevole differenza tra l’interesse che lo spettatore matura per le varie storyline; perchè la parte che si svolge ad Hawkins è sicuramente quella più interessante, e appena la scena si sposta da un’altra parte, si vuole subito tornare dove si era prima. La parte in Russia ha abbastanza diviso il pubblico, alcuni l’hanno adorata e altri per niente, ma possiede delle scene davvero epiche e mozzafiato; mentre le vicende della povera Undici hanno un ritmo decisamente troppo lento e noioso, che però cresce man mano fino ad arrivare ad un finale a dir poco clamoroso. L’unica storyline bocciata è quella della California, in cui Mike, Will, Jonathan e la new entry Argyle sono sulle tracce del posto in cui è tenuta nascosta Undici; le loro avventure sono davvero noiose, in più, i 4 personaggi in questione sono i più deboli e meno interessanti di tutta la stagione e sembra abbiano poco niente da raccontare. Per fortuna le cose migliorano leggermente nel secondo volume, in cui i personaggi si riprendono leggermente e hanno dinamiche del tutto più interessanti, specialmente Will. Purtroppo però, Jonathan rimane l’unico personaggio del tutto sprecato in questa quarta stagione, eravamo tutti abituati a vederlo al centro dell’azione insieme agli altri ma qui rimane sottotono e di poca utilità per tutte le nove puntate. Gli altri personaggi invece, vengono tutti ben caratterizzati e ognuno di loro subisce un’evoluzione rispetto a prima; in particolare il gruppo di Hawkins (Dustin, Steve, Robin, Lucas, Max, Nancy e Erica) in cui maturano drasticamente i rapporti tra loro e li rendono tra i migliori protagonisti di tutta la serie. Oltre a loro ad Hawkins c’è anche un nuovo personaggio, Eddie Munson, che viene introdotto nel primo episodio, intitolato “Hellfire Club” come il gruppo di giocatori di D&D del quale lo stesso Eddie è a capo e che avrà un ruolo importante all’interno dei vari episodi. Questo personaggio è stato uno dei punti di forza della stagione, è stato caratterizzato talmente bene che ha fatto impazzire il pubblico sin dall’inizio, facendo affezionare i fan a lui in pochissimo tempo, anche grazie all’ottima performance dell’attore britannico Joseph Quinn (che è riuscito a tenere un perfetto accento americano per il personaggio di Eddie). Un altro nuovo personaggio è sicuramente il villain principale di questa stagione, ovvero Vecna: un cattivo completamente diverso a quelli a cui ci aveva abituato “Stranger Things”, che erano mostri feroci provenienti dal Sottosopra, come il Demogorgone nella prima stagione, i Democani nella seconda e il Mind Flayer nella terza. In questo caso troviamo un villain più “umano”, con una vera e propria mente e personalità; e con delle ragioni precise per cui fa certe cose; decisamente più interessante rispetto a una semplice bestia, che sarà anche stata uno dei punti forti della serie, ma un'altra stagione con antagonista principale un mostro rischiava di stancare. Vecna dunque è un cattivo estremamente riuscito perchè ha nettamente più profondità psicologica rispetto ai vari mostri che erano utili solamente per le scene più “horror” o d’azione, senza avere nessun tipo di rapporto e dialogo con i protagonisti.

Parlando proprio delle scene più horror, finalmente sembrano essere tornate come nella prima stagione; la serie aveva perso questi spunti d’orrore nelle ultime stagioni, specialmente nella terza, in cui era stato ridotto tutto a della semplice azione. Qui invece ritroviamo questa piacevole venatura horror, non ovviamente ai livelli della prima, ma ci si può accontentare visto che non è e non è mai stato il genere prevalente di “Stranger Things”. Infatti, negli anni abbiamo potuto notare diverse pieghe prese dalla serie, c’era la parte sci-fi, quella horror, quella d’avventura, quella comedy e quella teen un po’ più leggera. La varietà di tutti questi generi è stata gestita alla grande in questa stagione, permettendo a tutti di godersi lo show; a chi non piace la fantascienza aveva le parti teen, a chi non piace la commedia aveva le parti horror e così via, è anche per questa varietà di generi che la serie TV ha accumulato così tanti spettatori. L’ultimo punto sul quale bisogna soffermarsi è l’evoluzione della trama generale di tutta la serie; perchè in questa quarta stagione finalmente i fan hanno avuto le risposte a gran parte delle domande che sono sorte spontanee dall’inizio della serie; i Duffer Brothers stavolta hanno deciso di rivelare importantissime informazioni e aumentare così la curiosità per la quinta stagione, infatti non è un caso che l’internet sia già pieno di teorie sul gran finale della serie TV Netflix; perché sì, di domande ne rimangono ancora molte, ma finalmente si sa qualcosa in più che non era mai stato mostrato.

Per concludere, sembra che questa fantastica quarta stagione di “Stranger Things” non ne ha proprio voluto sapere di avere qualche difetto, i Duffer Brothers hanno fatto davvero un ottimo lavoro confezionando un prodotto impeccabile che oltre che ad essere la serie TV più attesa dell’anno è stato un vero e proprio evento. Guardandola, si può notare come i due fratelli scrittori e tutto il cast protagonista ci abbiano messo passione e si siano divertiti a realizzare questa stagione; che, causa Covid e vari rinvii, è arrivata tre anni dopo la precedente; ma in questo caso è valsa la pena aspettare, perchè l’attesa è stata pienamente ripagata. Ora si attende la stagione 5 che è stato confermato sarà l’ultima e concluderà definitivamente la serie, ma non c’è da stupirsi se Netflix deciderà di produrre qualche spin-off, magari su qualche personaggio secondario, perché non si faranno sfuggire l’occasione di guadagnare ancora grazie a questa serie, che anche dopo la quarta stagione si riconferma la migliore del catalogo.

Voto: 9,5





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